venerdì 2 settembre 2011

Come produrre uno Zombie

Telefonate al vostro bokor di fiducia, no?
Non broker! Bokor: colui o colei che serve i Lwa con entrambe le mani.
I Lwa sono gli esseri intermediari fra gli umani ed il creatore Bondye (il buon Dio, ad Haiti "bon Dieu") nella religione haitiana Vodoun: pregarli non è sufficiente, occorre servirli, e saperli servire con entrambe le mani vuol dire praticare tanto la magia bianca quanto la nera.
Un vero bokor sa dosare esattamente la tetradotossina da somministrare per cominciare a fare di un uomo uno zombie, ma soprattutto sa quando e quanta pasta di Datura Stramonium far inghiottire al soggetto.
In effetti il bokor deve fare molto di più. Innanzi tutto, grazie al fatto che, direttamente o indirettamente, sa i fatti di tutti, sceglie una persona manipolabile, dalla psiche fragile, perché dopo l'esumazione del "cadavere" dovrà mantenerla in uno stato psicotico.
Scelto il soggetto, lo si avvelenerà con la polvere contenente tetradotossina. Si tratta di una neurotossina estratta principalmente dal fegato, ma anche da altre parti, del pesce palla. In Italia è proibito da una decina d'anni, ma in Giappone si puo' mangiare il Fugu, cioè il pesce palla privato quasi del tutto della TTX, ritrovandosi in una lieve trance e con la lingua addormentata (badate di andare da un cuoco ufficialmente autorizzato o ci lasciate la pelle). Se la dose è esatta, la persona avvelenata dopo qualche ora di vertigini, paralisi, difficoltá respiratorie, sembrerà morta, e probabilmente resterà cosciente e lucida anche mentre la seppelliscono.
Ad Haiti fa un gran caldo, quindi i morti vengono subito seppelliti.

photo credit 
http://justmytruth.wordpress.com/2010/05/21/haiti-vows-to-burn-monsanto-poison-seeds/

Questo permette al bokor di "recuperare" il soggetto in tempo andando a disseppellirlo prima che soffochi.
A questo punto entra in gioco la pasta di zucchero di canna e patate dolci con Datura,  che induce lo stato psicotico, e Dieffenbachia, che danneggia la gola impedendo di parlare: adesso abbiamo uno zombie.
Il non-morto è in grado di svolgere semplici compiti e viene sfruttato nel lavoro dei campi insieme ai suoi simili, lontano da lavoratori vivi.
Si dice che lo zombie non deve mangiare sale, altrimenti ricorda chi è e che è morto, e fugge in cerca della propria tomba: certo che se uno pensa che la tetradotossina avvelena bloccando giusto il sodio ...
Il Codice Penale haitiano, Articolo 249, proibisce la produzione di zombie: la si considera tentato omicidio, e l'accusa diventa di omicidio se la vittima viene sepolta, viva o morta che sia. Al contrario, in altri tempi la zombificazione era usata dal popolo come punizione per gravi crimini.
Il caso di zombificazione più celebre in quanto certificato da due medici è quello di Clairvius Narcisse, dichiarato morto dai dottori il due Maggio 1962 e tornato nel 1980 al suo villaggio, dove raccontò l'orrore di essere cosciente durante la propria sepoltura.

Segreti del grimorio

Il grimorio, (oggi meglio noto come libro delle ombre. secondo il termine usato da Gardner, figura fondamentale della Wicca moderna), si deve saper leggere: gli "ingredienti" delle "ricette" non sempre sono quel che sembrano.
La magia è una tecnica, un modo di fare le cose usando l'analogia basso-alto/alto-basso. Si attribuisce al mitico Ermete Trismegisto il concetto di "quanto è in basso è come quanto è in alto, e quanto è in alto è come quanto in basso". E' la celebre frase della Tavola di Smeraldo: quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferiusIn altre parole: colpire i ritagli di capelli o di unghie di una persona è come colpire la persona.
E, come in ogni altra tecnica, anche la magia ha i suoi segreti.
Uno di questi è che non va versato tutto il sangue che molti credono.
Credevate davvero di dover trovare un (introvabile!) gatto completamente nero col cui sangue purificare l'altare? Sbagliato. Quando gli antichi Germani parlavano di sangue di gatto, si riferivano al Katzenblut, ovvero alla Verbena o Erba dei Druidi.
E se il grimorio parla di artigli di gatto? Di nuovo una pianta: corteccia di Uncaria Tomentosa, detta appunto popolarmente in tutta Europa "unghia di gatto". Del resto, considerato che buona parte della magia è dedicato alla guarigione dalle malattie, che senso avrebbe somministrare al paziente un artiglio animale quando, invece, l'Uncaria è antivirale, immunostimolante, antiallergica, cicatrizzante, antiinfiammatoria e antidolorifica?




Il grimorio puo' richiedere stomaco di rondine, ma gli uccelli non c'entrano: si parla di pietra di berillo, ovvero di smeraldi e altre varietà trasparenti e colorate di silicato di alluminio e berillio. I differenti colori sono importanti a seconda del rito da celebrare: il colore vibra e quindi influisce sulla realtà.
Il rospo sta, invece, per l'Amanita Muscaria: l'associazione è dovuta al fatto che i rospi si trattengono volentieri presso questa pianta, dove trovano cibo in abbondanza. Se si considera l'azione psicoattiva e allucinogena di questo fungo, detto "fungo del diavolo", si capisce che le streghe lo preferiscano di gran lunga a degli innocui rospi.
Non occorre neanche sacrificare agnelli: in realtà il grimorio ci sta indicando di usare Planta Tartarica Barometz, o Agnello Vegetale, in pratica la pianta lanuginosa e con radici simili a zampe oggi classificata come Cibotium Barometz, che avrebbe proprietà emollienti.
E gli inchiostri magici? Sono fondamentali per scrivere e fare avverare sortilegi e maledizioni. 
A cosa si ricorre per scrivere con Sangue di Colomba? Di sicuro non alle colombe. Occorrono invece sangue di drago e olii di Laurus, Cinnamomum Verum e Rosa.
E l'inchiostro detto Sangue di Pipistrello? Il solito sangue di drago, mescolato stavolta con olii di Commiphora Myrrha, Matricaria e Cinnamomun Verum.
Sì, ma ... il Sangue di Drago? Semplicissima resina rossa di Dracena Draco.
E' chiaro che con l'apparenza feroce e sanguinaria dei grimori si voleva impedire un accesso troppo facile alle tecniche magiche. Un classico esempio è il metodo di raccolta della preziosissima Mandragora.
E' tradizione plurimillenaria che il demone che vive nella Mandragora quando questa viene sradicata lancia un urlo così terrificante da uccidere chi sia nelle vicinanze, quindi il mago legherebbe alla pianta un cane affamato e si allontanerebbe in attesa che la povera bestia, per fuggire in cerca di cibo, tiri fino a sradicare la Mandragora restando ucciso dalla vibrazione ultraterrena. Tutto questo serviva a spaventare i dilettanti. Con un coltellino si sradica la Mandragora dal greto senza problemi.

giovedì 1 settembre 2011

La Morte a Venezia

Il viavai di fantasmi a Venezia è davvero notevole, questo si sa.
Ma a Venezia c'è anche una casa che sembra possedere una propria volontà ed essere in grado di affermarla: è la casa assassina di Rio delle Torreselle nel sestriere di Dorsoduro.
E' Ca' Dario.

Dalla morte di Giovanni Dario, che la fece costruire, questa casa sembra non voler più appartenere a qualcuno, sembra essere in grado di uccidere i suoi proprietari.
Al momento il palazzetto è nelle mani di una multinazionale, che tenta di venderlo senza molto successo, mentre un celebre ristorante californiano ne porta il nome senza problemi.
Giovanni Dario era Segretario del Senato della Repubblica di Venezia ed ordinò la costruzione del palazzo nell'ultimo ventennio del 1400. Prima vittima della casa fu il genero di Dario, Giacomo Barbaro, il quale, appena la moglie Marietta ereditò Ca' Dario, perse tutte le sue ricchezze e venne accoltellato a morte. Il figlio Vincenzo morì in un agguato rimasto impunito sull'isola di Creta. Marietta morì suicida. Apparentemente soddisfatto dell'orrendo risultato raggiunto, fino all'alba diciannovesimo secolo il palazzetto restò comunque proprietà dei Barbaro.
Ma poi l'importatore di gemme armeno Abdul convince Alessandro Barbaro a vendergli Ca' Dario e si ritrova in breve a morire in povertà.
A questo punto l'anima nera della casa non conosce più freno.
L'inglese Brown muore col partner, forse suicidi. Si suicida l'americano Briggs col suo compagno. Il Conte delle Lanze viene ucciso dal giovane amante croato, a sua volta assassinato a Londra.
Il manager dei The Who, Kit Lambert, muore cadendo dalle scale: si sospetta però il suicidio.
Il veneziano Ferrari perde le sue ricchezze e sua sorella muore accanto all'auto rovesciata in un incidente.
Anche Raul Gardini subisce grosse perdite finanziarie e si suicida.
Pare che il Guggenheim non abbia osato comprare Ca' Dario, limitandosi a collaborare con la famiglia Gardini per le esposizioni artistiche sul posto.
Perché Mario Del Monaco si salvò? Il grande tenore era in auto per andare a sottoscrivere l'acquisto di Ca' Dario quando ebbe uno spaventoso incidente. Ci rimise la carriera, ma non la vita. Si dice, infatti, che a bordo dell'ambulanza sia riuscito nonostante le sofferenze ad ordinare al segretario di strappare il contratto d'acquisto del palazzo assassino.
E adesso ... sotto a chi tocca ...